C’è sempre un nuovo tempo, per vivere, per amare, per gioire, e anche per immergersi nel dolore, quello profondo, che spezza il fiato e che ci riporta a contatto con il suolo della nuda terra, disperdendo le altezze. Quei momenti, in cui è racchiusa la summa dell’informazione circa ciò che stiamo sperimentando, sono i tempi dell’anima, trascritti nella mente e nel cuore, i punti non cedibili che mettono in asse il nostro personale destino nelle caselle dell’agenda della vita. È da questi che si dipanano strade e dimensioni alternative di esistenza che rimescolano il nostro procedere in direzioni completamente nuove e inesplorate. Ma, per paura di sapere chi siamo veramente, il più delle volte non badiamo a questi punti di snodo essenziali, facendo sì che i nostri occhi e il nostro cuore rimangano chiusi rispetto a infinite realtà parallele che ci circondano e che siamo chiamati a scegliere per attuare cambiamenti significativi di rotta.
Attribuiamo all’esterno ciò che invece parte e si dipana solo dall’interno.
Saltando le pagine del grosso libro dell’avvenire il tempo scivola di mano, riproponendoci situazioni che rendono il cammino pesante e sempre uguale. Eppure in ogni pagina è trascritta quell’informazione necessaria che permette di aver accesso alla sezione successiva, di capirla, comprendendola profondamente con saggezza, di imparare e di avere una base solida per ciò che verrà dopo. E come i libri di studio, così si snoda la nostra vita. Nel momento in cui saltiamo dei capitoli e non diamo attenzione agli insegnamenti che ne sono alla base, perdiamo il senso di ciò che verrà e tutto apparirà complesso, nell’incertezza e nel più amplificato senso di smarrimento. C’è una cosa che più di tutte rende ogni essere umano profondamente triste: essere costretti ad accettare una vita senza significato. La vita è ciclica, tutto si muove nel cambiamento perenne. Le stagioni, i cieli, i colori, le circostanze e le situazioni intorno a noi nascono per poi scomparire e ritornare seppur in forme completamente diverse.
In tutto questo non è l’esterno a far da padrone, ma siamo noi, che attimo dopo attimo possiamo scegliere di generare e di creare realtà felici, nella piena e più consapevole presenza di muovere le cose in accordo con l’universo stesso, attraverso il potere di mutare in rapporto a ciò che ci circonda, non nella stasi ma nell’azione perenne, senza trattenere né fermarsi, lasciando fluire il tutto e al contempo essendo flusso che scorre perpetuamente nell’unione con gli altri. Ciò arriva nel giorno in cui riusciamo ad appropriarci del potere del cuore, di quell’organo meraviglioso che traduce sempre i silenzi più profondi in battiti che scandiscono l’amore. Quell’amore che ci dà la possibilità di svegliarci, di voltare pagina coscientemente e di scrivere a ogni nuovo passo il contenuto attraverso la scelta consapevole delle nostre emozioni da vivere. E per noi che ci nutriamo di emozioni, sentire e ascoltare è di vitale importanza, in quanto ci aiuta a realizzare il cambiamento rendendolo esprimibile sotto forma di realtà collettiva.
Che ognuno usi responsabilmente la luce del proprio cuore per creare un tempo migliore!
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